L' IMPIEGO DI FIBRA E MIDOLLO DI COCCO IN ORTICOLTURA, FLORICOLTURA E VIVAISMO PROFESSIONALE

CENNI STORICI

Introdotto nel settore dell'agricoltura specializzata a metà degli anni 80, da parte degli olandesi nella coltivazione delle rose, risultò subito chiaro che il cocco rappresentava un substrato ideale che stimolava un ottimo sviluppo dell’apparato radicale e aereo delle giovani piante. Sfortunatamente la cosa non poté essere ripetuta con tutte le coltivazioni a causa della qualità del materiale non garantita e a una non sufficiente conoscenza dei metodi di applicazione e coltivazione su questo substrato. Al fine di giudicare in maniera obiettiva il pieno potenziale di questo substrato di coltivazione, seguirono varie fasi di sperimentazione diretta nelle colture; dopo anni di prove e analisi degli ottimi risultati ottenuti, dalla fine degli anni 90 è stato introdotto nel settore dell'agricoltura specializzata in Olanda. Dalla sua introduzione ad oggi, in virtu’ della divulgazione delle ottime caratteristiche agronomiche di questo substrato la quota di domanda sul mercato a continuato ad aumentare, con applicazioni in floricoltura professionale, in orticoltura professionale e nel vivaismo ornamentale professionale su scala mondiale.


ECORINNOVABILITA' e ECOCOMPATIBILITA'

Rappresenta realmente una risorsa rinnovabile e sempre disponibile, non soggetto ad esaurimento come nel caso dei giacimenti di torba, che è soggetta a sempre maggiori restrizioni per quanto riguarda la sua estrazione (distruzione di zone umide con la loro flora e fauna).
Attualmente nel mondo sono coltivati circa 12 milioni di ettari di palma da cocco che danno origine a circa 64 miliardi di noci di cocco l'equivalente di circa 45 milioni di tonnellate che corrispondono a circa 670 milioni di metri cubi di prodotto derivato dalla lavorazione del mallo della noce di cocco (fibra e midollo).

 

SVILUPPO E RADIFICAZIONE DELLE PIANTE

Il midollo ottenuto dal mallo di noce di cocco da un punto di vista tecnico agronomico presenta alcune caratteristiche fisiche peculiari:

  1. Densità apparente paragonabile ad una torba di media decomposizione.
  2. Porosità elevata che viene occupata prevalentemente da aria nelle frazioni grossolane e da acqua nelle frazioni macinate finemente. Il contenuto di acqua disponibile e di riserva per l'assorbimento radicale aumenta al diminuire delle dimensioni delle particelle e raggiunge valori elevati nelle frazioni comprese fra 0 e 6 mm.
  3. La ritenzione idrica (intesa come la capacità di un substrato di immagazzinare l'acqua aggiunta a riprese dall'alto) superiore ad una torba fresata di analoga umidità.
    Questa caratteristica fisica, secondo Magnani (et al., 2005), determina una diminuzione del consumo irriguo.
    Indicato come substrato ideale per colture allevate con sistemi irrigui a flusso e riflusso.
  4. Il restringimento è paragonabile se non inferiore a torbe di medio bassa decomposizione e analoga granulometria (Cattivello 2009), miscele con cocco non inducono fenomeni di idrofobia tipici di molte torbe che hanno subito una drastica disidratazione.
    La fibra ottenuta dalla lavorazione del mallo della noce di cocco, presenta delle caratteristiche peculiari:
  5. Densità apparente molto bassa.
  6. Porosità molto elevata (relativa alla sua struttura a microtubuli) occupata prevalentemente da aria (serbatoio di ossigeno), l'acqua trattenuta è esigua, (ottima azione drenante impedisce il ristagno idrico)
  7. Elevata elasticità, restringimento particolarmente contenuto.
  8. Elevata capacità di risalita capillare e velocità di imbibizione ben superiore al midollo e alla torba fresata.
    In virtu' di queste caratteristiche decisamente peculiari, la fibra non viene usata tale e quale ma entra in miscela con il midollo secondo percentuali definite.
  9. Lo sviluppo ottimale e armonioso dell'apparato radicale, che consegue dall' impiego di fibra e midollo di mallo di noce di cocco come substrato di coltivazione, oltre a dipendere dalle sue caratteristiche fisiche strutturali, secondo recenti studi è correlata anche alla naturale presenza di sostanze ad azione rizogena (acido salicilico).
  10. L'impiego di substrati in fibra cocco rispetto alla torba, determinano una germinazione precoce dei semi ed una maggiore taglia ed uniformità delle piantine (Cresswell 1992)

 

 

ASPETTI SOCIALI ED ECONOMICI

L'impiego di questa risorsa ha inoltre un fine socialmente utile, dato che le aree di coltivazione e produzione sono localizzate in zone economicamente svantaggiate, per cui la sua utilizzazione contribuisce a migliorare le opportunità economiche dei paesi in via di sviluppo.

 

 

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